IL RUOLO DEL GIOCO NELLE DISCIPLINE ARTISTICO-ESPRESSIVE RIVOLTE AD OPERATORI DI FASCIA 0-6
dal gioco spontaneo alla padronanza del gesto
dal piacere senso motorio alla danza, alla musica, al segno

Nell’ambito dell’insegnamento delle discipline artistico- espressive ed in particolare della danza, si assiste sempre più ad un fenomeno di offerta precoce di attività laboratoriali indirizzate alla primissima e seconda infanzia. Nel migliore dei casi queste proposte hanno lo scopo di avviare precocemente il bambino ai linguaggi espressivi, con lo scopo di preservare la sua naturale inclinazione all’utilizzo del processo creativo come canale di apprendimento.
Tralasciando la metafora del bambino artista innato, spesso abusata, vale la pena di fermarsi ad osservare quali siano concretamente le analogie tra il processo creativo di un artista alle prese con un movimento, con un suono o con un segno e quello di un bambino di 1, 2, 3 o 5 anni. Il piccolo della specie umana a differenza delle altre specie animali viene al mondo con una certa quota di immaturità neuro-fisiologica; conoscere le modalità con cui si svolge tale sviluppo su base genetica, ed il ruolo che riveste il gioco spontaneo nei processi di apprendimento, rappresenta uno strumento fondamentale con cui costruire percorsi laboratoriali adeguati, che non interferiscano con il ritmo di sviluppo soggettivo ad ogni bambino, e che favoriscano al meglio l’espressione del suo potenziale.
Vale la pena a questo proposito riflettere sulla finalità con cui si offrono proposte laboratoriali preconfezionate, che spesso non preservano il tempo per la scoperta da parte del bambino, i suoi balbettii e le sue esitazioni. O ancora proposte che mettono in gioco esclusivamente la capacità di imitazione, o che mirano a colmare lacune motorie o ad accelerare le acquisizioni di alcune competenze senza aver prima verificato che ciò corrisponda ad un interesse attuale del bambino.
Con lo scopo di far dialogare le proposte laboratoriali indirizzate alla prima e seconda infanzia in ambito espressivo con la famosa affermazione dello studioso J Piaget “Quando insegni qualcosa a un bambino, lo stai privando per sempre della possibilità di scoprirlo da solo” il seminario vuole aprire uno spazio di riflessione sulle tematiche citate.
Alla ricerca di strumenti alternativi per la progettazione di possibili itinerari operativi per il nido e la scuola dell’infanzia qui di seguito alcuni degli elementi che verranno affrontati:
i movimenti neonatali, movimenti volontari e automatismi acquisiti, le coordinazioni di base.
La conquista della verticalità: posture e movimenti al servizio della riduzione della propria base d’appoggio in relazione alla forza di gravità, lo sviluppo autonomo dei movimenti su base genetica, come emerge dalle ricerche della dott.ssa Emmi Pikler
Lo sviluppo dei movimenti della mano e le forme di manipolazione
L’osservazione delle forme di gioco che emergono spontaneamente nel corso dello sviluppo al di là delle differenze sessuali, geografiche e culturali. e la loro evoluzione
Attività libere, strutturate, organizzate, direttive. Gli stimoli, i materiali, l’organizzazione dello spazio
Itinerari operativi: costruire un laboratorio di movimento
DATE
Sabato 17 giugno 10h10/17h00
Domenica 18 giugno 9h00/13h00
LUOGO
PressoYwca Via Cesare Balbo, 4 00184 Roma RM
(Ywca è anche una struttura ricettiva in cui è possibile pernottare, per info https://www.ywcaitalia.it/ospitalita)
INFORMAZIONI
Segreteria e iscrizioni Giada Ripa Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Informazioni didattiche Giada Bevilacqua Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Cell. 345 2948200
DOCENTE
Giada Bevilacqua (Danzatrice, ricercatrice, pedagogista per lo sviluppo motorio in età evolutiva, Teacher Trainer DanceAbility® International, Diplôme d’Etat de Professeur de Danse).
Si forma a Parigi presso R.I.D.C. dove consegue il Diplôme d’Etat de Professeur de Danse.
Presso la S.I.S.N.I (Società Internazionale di Somato Noologia Integrale) di Padova, approfondisce lo studio sui sistemi complessi e la biologia. Nel 2009 entra in contatto con i lavori della pediatra E. Pikler e si forma presso l’Association PiklerLoczy de France a Parigi (Cycle de Formation à l’Approche Piklerienne). Partecipa al corso annuale in Pratica Psicomotoria Educativa secondo l’approccio del Prof. Bernard Aucouturier presso il CNRPP di Milano. Dal 2005 fa parte dell’equipe pedagogica di Choronde Progetto Educativo e interviene nella S. dell’Infanzia, Primaria e nel Corso di Formazione in Pedagogia del Movimento La Danza va a Scuola. Dal 2010 è responsabile dell’area Nidi e realizza per il V° e VII° Municipio di Roma il progetto di sensibilizzazione agli aspetti motori della crescita Risveglio Corporeo&Motricità Libera 0.3, progetto che vede coinvolti bambini, educatori e famiglie degli Asili Nido.
Interviene come docente nel Corso educatori 0.3 dell’Opera Nazionale Montessori e nel Corso educatori 0.3 del Dipartimento Di Scienze della Formazione dell’Università di Palermo (Unipa)
Collabora con la cooperativa E.D.Toklas alla realizzazione del Laboratorio di Immagine e Movimento per il 1° Festival di Filosofia del Comune di Roma e presso l’Istituto Minorile Femminile Casal di Marmo, con Save The Children alla settimana contro la Povertà Educativa presso il Punto Luce di Torre Maura, con Asinitas Centro Interculturale Miguelin.
E’ co-ideatrice del progetto 9+9 Prendersi Cura dell’evento nascita e interviene presso strutture di accoglienza pre e post natale.
Organizza e coordina la Conferenza L’Osservazione del movimento nel bambino con la dott.ssa A. Szanto-Feder dell’Association Pikler-Loczy di Francia- Roma 14 Ottobre 2017, 11 Febbraio 2018. Organizza Seminari Tematici e di Approfondimento La Motricità Libera nei contesti educativi e la Gestione de Benessere nei Contesti Educativi. E’ responsabile didattica del Ciclo operatori 0.3 Apprendere attraverso il movimento.